Angelo Froglia è stato un pittore nato a Livorno il 23 marzo 1955. Dopo il diploma artistico, prosegue gli studi pittorici all'Accademia di Belle Arti di Firenze e, nel 1971, affitta un atelier a Livorno. Nel 1974 partecipa alla Quadriennale di Roma ma nel ‘77 inizia a frequentare la lotta armata e finisce in carcere fino al 1981. Una volta uscito abbandona la lotta politica di estrema sinistra ma inizia ad entrare nel circolo della droga. Il gesto che lo portò sulle cronache di tutto il mondo è quello del 1984, quando gettò delle pietre abbozzate alla maniera di Modigliani nei Fossi livornesi in cui, appunto, si stavano cercando le teste che Modì avrebbe gettato in acqua nel 1909, a seguito di un momento di delusione causato dalle critiche dei suoi amici pittori. Le due teste di Froglia furono per giorni e giorni esposte nella mostra «L'altro Modigliani» (realizzata in occasione del centenario dalla nascita dell'artista) e considerate originali da critici illustrissimi, poi sbugiardati. Froglia infatti per l'occasione creò un video dal titolo «Peitho e Apate... della persuasione e dell'inganno (Cherchez Modi)» che presentò pochi mesi dopo al «Torino Film Festival». Dal 1985 Froglia riprende intensamente a lavorare e a fare pittura: la salute è logorata dalla droga ma il successo artistico si manifesta con numerose mostre in Italia e all'estero. Muore l'11 gennaio 1997.